A pochi passi dal Duomo della città scaligera, il Palazzo quattrocentesco Paletta Dai Prè accoglie da oggi i vostri eventi di rappresentanza.
Un piano nobile di oltre 500mq con sale affrescate dai più importanti artisti veronesi del Settecento e un imponente salone di 92 mq che, da solo, può accogliere 80 persone percene di gala, 100 per cocktail e 90 disposte a platea per convegni e seminari.
Banchetti o sfilate, aperitivi o incontri aziendali, matrimoni da 150 invitati o cocktail da 250 ospiti: a Palazzo Paletta Dai Prè gli eventi sono di casa.
Una convention sotto l’egida di Venere e Giunone, magistralmente dipinte da Giambettino Cignaroli, e circondati dalle scene mitologiche di Pietro Rotari e Carlo Salis, i più importanti artisti veronesi del Settecento?
Un convegno in cui, ad accogliere i partecipanti, è un’imponente statua di Apollo?
Un ricevimento ospitato in un palazzo che ha la raffinatezza della galleria d’arte e la comodità di una delle vie più centrali e suggestive di Verona?
E’ quanto promette il quattrocentesco Palazzo Paletta Dai Prè, in via Arcidiacono Pacifico, che dopo l’imponente opera di restauro conservativo iniziato nel 2007 e conclusosi nel 2012, ha aperto le porte dei suoi magnifici interni agli eventi privati.
Non solo cene di gala, feste aziendali o di compleanno, servizi fotografici, matrimoni, sfilate di moda ed esposizioni d’arte: il piano nobile di questa prestigiosa dimora patrizia è cornice ideale anche per convegni, workshop, conferenze, seminari, advisory board e team building.
Disponibili, a richiesta, affiancamento e supporto organizzativo in ogni fase dell’evento, all’insegna di creatività e professionalità
Sale | mq | dimensioni |
---|---|---|
Salone delle feste | 92mq | 12 x 7 x 9h |
Sala delle Armature | 46mq | 7,50 x 6 x 5h |
Sala Oro | 32mq | 6,50 x 5 x 5h |
Sala del Pecchio | 20mq | 4,50 x 4 x 4h |
Sala Felice dei fiori | 51mq | 8,40 x 6 x 4h |
Nel salone principale delle “Feste”, due grandi tele alle pareti raffigurano “Il Sacrificio d’Ifigenia” di PIETRO ROTARI e “Achille trascina il corpo di Ettore” di CARLO SALIS, incorniciati da architetture dipinte a quadratura.
Nello stesso salone, tra le architetture dipinte, compaiono una serie di affreschi monocromi con scene ispirati all’Iliade e all’Eneide di GIORGIO ANSELMI.
Il soffitto del salone che sovrasta a nove metri d’altezza, sempre dipinto dallo stesso Anselmi, raffigura in affresco il “Trionfo di Giunone ed Atena” .
Nella sala delle “Armature”, la parete decorata a tempera con la tecnica del trompe l’oeil risale alla prima metà del sec. XIX.
Il soffitto ad affresco, sempre di ANSELMI, raffigura in ovale “Il Tempo e la Vanità”.
Il soffitto della sala “Oro” è caratterizzato da elementi decorativi color oro.
Nella sala del “Pecchio” nel corso del restauro è stato ritrovato l’affresco a soffitto attribuito a Domenico PECCHIO e a ZELOTTI
Nel salone “Felice dei Fiori”, parte aggiuntiva del palazzo quattrocentesco, il soffitto ad olio che raffigura l’allegoria della Fortuna o la Primavera, risale al ‘600.
Alle pareti, le 8 nature morte su tela –adattate entro stucchi del tardo Settecento- sono una tipologia rara se non unica a Verona, forse dipinte dal parmigiano Felice di Biagi detto Felice dei Fiori, lungamente attivo a Verona all’epoca e caposcuola di tutti gli specialisti del genere all’inizio del ‘700, dove lasciò una serie di seguaci e imitatori.